Tra sospensioni, nuove esenzioni e proroghe sapere chi debba pagare il bollo 2021 e quando è diventato davvero difficile. Colpa anche delle poche informazioni e della poca trasparenza da parte degli enti preposti molti automobilisti sono in confusione e non sanno come comportarsi circa il pagamento del bollo auto 2021.
Nel corso del mese scorso, molti articolo citavano un fantomatico blocco totale dei pagamenti del bollo auto. Una comunicazione errata che ha aumentato il livello di confusione attorno all'argomento. Chiariamo subito che il bollo auto non è stato cancellato! La tassa automobilistica 2021 esiste e nella maggior parte dei casi va pagata tranne se si rientra in specifiche condizioni di esenzione che vedremo di seguito.
La confusione è nata soprattutto dal fatto che senza una regolamentazione nazionale per sostenere la situazione durante la pandemia sono intervenute le regioni che pur operando a favore dell'automobilista con regolamentazioni diverse da zona a zona, proroghe, sospensioni e ancore proroghe hanno creato un disordine legislativo sulle scadenze.
Prima di affrontare il discorso relativo alle novità e alle esenzioni per il bollo 2021, facciamo ordine spiegando di cosa si tratta, a cosa serve e come si calcola.
Il bollo è la tassa automobilistica che ogni proprietario di macchina omologata e intestata deve pagare per circolare. Devono corrispondere il bollo tutti coloro che risultano nel Pubblico Registrio Automobilistico (PRA) titolari del veicolo. La gestione è differenziata, nella maggior parte dei casi sono le Regioni che se ne occupano tranne per Friuli Venezia Giulia e Sardegna dove la gestione spetta direttamente dall’Agenzia delle entrate e per le Province autonome di Bolzano e Trento.
Partiamo dal presupposto che Il bollo è un’imposta sul possesso del mezzo e non sulla circolazione. Questo significa che la si dovrebbe pagare anche a veicolo fermo. Da questo si evince che chi non paga è passibile di evasione fiscale. Molti confondono questa "tassa" con il mancato pagamento dell'assicurazione...ovviamente parliamo di cose diametralmente opposte.
Senza bollo, un'automobilista può guidare la sua auto e circolare, senza assicurazione non puoi circolare. Chi viene beccato senza assicurazione oltre a multe salatissime rischia il fermo e il sequestro dell'auto, chi non paga il bollo auto moto può essere oggetto di verifiche e riscossione da parte dell'agenzia delle entrate. In realtà anche per il mancato pagamento del bollo è previsto il fermo cosiddetto amministrativo, che avviene se, una volta notificata la cartella di pagamento, questo non avviene.
Le novità principali circa il pagamento tassa di proprietà auto riguardano le esenzioni particolari previste dal decreto sostegni e l'introduzione del pagamento del bollo nel sistema di Cashback anche tramite app IO. Ma andiamo con ordine, contrariamente a quanto detto nei mesi precedenti, lo stato non ha previsto la cancellazione del bollo auto per l'anno 2021, ma ha fatto in primis seguito a degli slittamenti che alcune regioni avevano già provveduto a diramare, ma soprattutto ad esenzioni legate al passato. Una sorta di moratoria che moratoria non è, qualcuno ha parlato di condono bollo auto, ma in realtà si tratta di una sospensione del pagamento di alcune imposte arretrate. Tale sospensione riguarda soltanto alcune categorie di contribuenti che hanno ricevuto una cartella esattoriale dall’Agenzia delle Entrate per la riscossione del mancato pagamento dei bolli auto tra gli anni 2000 e 2015. Questi soggetti potranno non pagare e non regolarizzare la loro posizione che verrà "pulita" in automatico.
Seconda grande novità è l'introduzione del bollo nel circuito del CashBack di Stato. Sarà possibile pagare il bollo auto anche tramite App IO. Fate attenzione per avere il cashback si dovrà pagare presso un esercente autorizzato e convenzionato, non sono accettati nel cashback pagamenti online quindi anche il pagamento tramite App IO potrebbe non essere valido ai fini del cashback essendo un pagamento online. Dunque, semplificando il tutto, il bollo auto andrà pagato presso le agenzie autorizzate, tabaccherie, uffici postali e tutti quegli altri esercizi commerciali su strada che offrono questo servizio. Un modo utile per rientrare di qualcosina sulla spesa annuale.
Arriviamo finalmente al capitolo esenzioni, che tanto sta facendo parlare e che ha generato molto confuzione negli automobilisti. Partiamo dalle esenzioni previste su tutto il territorio nazionale senza distinguo fra regioni, queste interessano le categorie dei disabili, le auto elettriche e le auto d'epoca.
Usufruiscono dell’esenzione totale i disabili ma anche i caregiver gli accompagnatori che hanno a carico l'individuo portatore di disabilità. Ecco alcuni esempi di categoria che è esente completamente esente:
Tutte le auto full elettriche sono esenti dal pagamento del bollo in tutt'Italia per almeno 5 anni dall'atto di immatricolazione della vettura. Abbiamo sottolineato "full elettrico" in quanto nel caso di veicoli ibridi le regole cambiano da regione a regione con esenzioni di diversa durata e in alcuni casi non totali ma parziali.
Se il nostro veicolo ha più di 30 anni è completamente esente dal pagamento del bollo auto, rientrando nella categoria di auto di interesse storico. In realtà anche se la nostra auto ha 20 anni è possibile farla rientrare in questa categoria ma è necessaria un'attestazione, un certificato che attesti il livello di interesse storico dell'autovettura.
Le Regioni si sono mosse anche prima dello Stato per far fronte all'emergenza covid. Un atto di responsabilità a farore dei consumatori che però ha creato qualche confusione, proprio per le diverse disposizione da zona a zona. Vediamo le principali: