Tutti i grandi player del mercato automotive stanno sviluppando le loro strategie guardando al futuro, con una enorme crescita di auto commercializzate con motorizzazioni ibride e full electric, che sta portando inevitabilmente alla decrescita del motore diesel.
Alcune grandi brand, hanno dichiarato apertamente che produrranno solo auto elettriche altre che le motorizzazioni "termiche" saranno limitate per poi scomparire dall'intera linea produttiva.
In questo articolo cerchiamo di chiarire la situazione, per delineare quale futuro spetta al motore a diesel, analizzando le ragioni per cui entro pochi anni questa motorizzazione e in generale le auto a diesel potrebbero sparire dalla circolazione.
Abbiamo una data più o meno precisa. la UE si è espressa e dopo il Trilogo UE, di questi ultimi giorni, la data è confermata: nel 2035 stop alle auto termiche e quindi anche alle macchine a diesel.
Questa decisione, impone una riflessione per tutti i produttori, già orientati verso la svolta elettrica, ma che adesso hanno dei paletti molto stringenti, tra cui: la riduzione delle emissioni di CO2 per i nuovi veicoli del 55% entro il 2030 fino a raggiungere il 100% dell’abbattimento di gas serra cinque anni più tardi.
In generale, il diesel, non ha mai goduto di una ottima fama per la questione ecologica. Di pochi giorni fa la dichiarazione da parte della "Transport & Environment Italia" che recita:
"è arrivato il momento di chiudere il capitolo del motore a combustione. Una tecnologia nata nel secolo scorso, inefficiente e inquinante che oggi cede il passo ad una soluzione nettamente migliore: l’auto elettrica”
Insomma tempi durissimi per il diesel, ma mentre le aziende di produzione avevano già fiutato il declino, proponendo anche intere gamme solo elettriche, il problema passa al cliente finale.
Si perché, ad oggi e per altri anni le macchine a diesel saranno vendute sia usate che nuove. Un deprezzamento di queste motorizzazioni, come leva di marketing è molto certa, il che renderà appetibili auto che magari dopo il 2035 non potranno circolare.
Bisognerà fare attenzione alle scelte d'acquisto di questi anni, per non trovarsi un'investimento inutile, non sfruttato e invendibile anche nel mercato dell'usato. Certo chi sa già che cambia auto ogni 5 anni, non si farà mai problemi, ma chi fa un investimento pensando di tenere l'auto per 10/15 anni, deve valutare con attenzione.
Chiudiamo con una provocazione, la questione ecologica è l'unica ragione che porta a questa scelta? Il motore a gasolio inquina questo è fuori da ogni dubbio, ma quanto costerà la dismissione di tutte le auto a diesel? Quale futuro per l'intera filiera dell'industria automobilistica? Questa scelta potrebbe mettere a rischio solo in Italia più di 70mila lavoratori.
Ci riferiamo a quelle aziende che producono componenti fondamentali per motori termici come pistoni, cilindri e iniettori. Non tutte potranno riconvertirsi, anche perché con l'elettrico, la manifattura viene meno a favore di bracci robotici che minuziosamente installano chip su pezzi di silicio.
Circa 10 anni ancora e avremo maggiori risposte.
