Colonnine elettriche: bonus e vantaggi fiscali nel 2023

Data: 19-01-2023 08:00:08

Anche per il 2023 è stato confermato l'incentivo statale per la realizzazione di colonnine elettriche per i privati. Nello specifico il vecchio decreto del 4 Agosto 2022, emanato dall'allora premier Draghi e che sbloccava diversi fondi per agevolare la realizzazione di colonnine ricarica auto elettriche, scaduto a Dicembre 2022 è stato riproposto grazie al Decreto milleproroghe del governo attuale che estende il bonus di sicuro per un altro anno fino a Dicembre 2023.

Colonnine Elettriche Bonus Statale

Un ottima notizia per tutti i proprietari di auto elettriche e per chi si accinge ad acquistare un auto con questa tipologia di motorizzazione. Troppo spesso si sente parlare delle problematiche di "rifornimento" per le auto elettriche e la questione è anche uno degli ostacoli alla diffusione e alla scelta della e-mobility. 

Questi incentivi sono un grande impulso verso l'elettrico, che hanno il chiaro obiettivo di facilitare la transizione green del mercato automotive, abbracciando le direttive del Parlamento Europeo che ha di fatto varato il bando delle motorizzazioni esclusivamente endotermiche dal 2035.

Questo significa che in vista di uno stop alla vendita di auto a diesel e benzina, la possibilità di realizzare infrastrutture e colonnine per ricarica auto elettriche a costi molto inferiori grazie al bonus, si rivela un assist per tutti colore che intendono abbracciare questa nuova tecnologia

Bonus Colonnine Elettriche 2023: vantaggi e limitazioni

Le auto elettriche sono sicuramente la nuova frontiera nel settore automotive. Non solo fanno risparmiare sul consumo di carburante, ma hanno anche l'incredibile vantaggio di ridurre le emissioni inquinanti, per non parlare della silenziosità!

Sicuramente come accennato sopra, una delle maggiori problematiche che limita la loro diffusione sono le poche colonnine dislocate sul territorio, soprattutto nel sud Italia.

Proprio per tale ragione e per ovviare a questo limite strutturale, il Bonus Colonnine Elettriche 2022 è stato prorogato fino a Dicembre 2023.

La formula del bonus non cambia rispetto all'anno precedente, ma c'è una cosa che lo rende ancora più conveniente, ovvero la possibilità di abbinarlo al Superbonus 110%

Quali vantaggi per il privato?

Per i privati che vogliono installare colonnine ricarica elettrica ad uso personale lo schema del bonus è il seguente:

  • Accesso ad un contributo pari all'80% del prezzo di acquisto e installazione dell'infrastruttura elettrica standard (cioè inferiore a 22 kW) per la ricarica di vetture elettriche, fino al limite di 1.500 euro.
  • Invece, nel caso di uso condiviso nelle parti comuni del condominio: il contributo resta pari all'80% del prezzo di acquisto e l'installazione di un'infrastruttura elettrica standard, però fino a un massimo di 8.000 euro.

Se si considera che il prezzo medio per una wallbox di tipo domestico si attesta intorno ai 1.100€/1.1200€, considerando una media tra modelli super economici da circa 500€ fino a modelli avanzati da 3000€ è evidente che con il bonus si riesce ad ottenere un grande risparmio.

Parlavamo prima di maggiore convenienza rispetto al bonus colonnine per auto elettriche del 2022, infatti a questo si somma la possibile agevolazione correlata al SuperBonus 110%, legata alla realizzazione di opere edili all'edificio. Come intervento trainato, la realizzazione di colonnine di ricarica auto elettriche, può rientrare nella detrazione del 110%

Come ottenere il Bonus per colonnine di ricarica elettrica

Per il 2023, si deve attendere il decreto attuativo del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, che specificherà la modalità di accesso e come fare domanda per averlo. 

Con molte probabilità l'accesso sarà simile a quanto fatto per il Bonus colonnine elettriche del 2022. Quindi tale agevolazione fiscale impatterà tutte le persone fisiche e la possibilità di fare richiesta del bonus tramite il sito del Ministero, indicando tutte le modalità previste per l'acquisto e l'installazione.

Quello che sembra certo e che non si tratta di un contributo anticipato, quanto di un versamento sul conto corrente indicato della somma prevista dopo la realizzazione dell'opera.​