Fiat 500: l’automobile senza tempo dalla storia infinita

Data: 08-06-2018 16:03:25
fiat 500A maggio, dopo undici anni di produzione, gli stabilimenti in cui si realizzano le nuove Fiat 500 hanno celebrato i due milioni di veicoli prodotti. Una tradizione, quella della Fiat Cinquecento che prosegue sin dal 1915. In quell’anno, infatti, la casa automobilistica torinese realizzò il primo prototipo di Cinquecento. La storia del Cinquino, tuttavia, è così ricca che vale la pena di rievocarla.

Fiat 500: fra tradizione e futuro

La nuova 500, come detto, raccoglie una lunga tradizione. A differenza da ciò che si crede comunemente, le linee della prima Fiat 500 non erano quelle a cui siamo abituati. Piuttosto, il primo prototipo era una biposto, con la tipica carrozzeria cosiddetta torpedo. La prima 500 Fiat, realizzata solamente nel 1919 a causa della guerra, era dotata di un motore a 4 cilindri, che poteva esprimere una potenza di 10 cavalli e raggiungere una velocità di 65 km/h. Il secondo passo verso quello che sarebbe stato il successo della 500, invece, fu la Fiat 500 Topolino, prodotta tra il 1936 e il 1955. Commissionata da Benito Mussolini, che intendeva favorire la motorizzazione degli italiani con un’automobile economica, la Topolino vide la luce solo dopo un ingente sforzo di progettazione teso alla riduzione dei costi.
La Cinquecento a cui siamo abituati, invece, vide la luce molto più tardi. Il suo progetto, derivando dal predecessore, prese il nome di Fiat Nuova 500. La nuova 500 arrivò dopo la guerra, precisamente nel 1957, e in piena ripresa economica. Per questo, rappresentò l’automobile del rilancio sociale. Fino a diventare una vera e propria icona, uno status symbol, ancora oggi apprezzato come dimostrano i dati di vendita delle 500.

Il Cinquino, un’automobile costruita per risparmiare

fiat 500 N
Non vi è dubbio che il Cinquino fosse costruito affinché tutti potessero permettersene l’acquisto. Alla sua immissione sul mercato, infatti, il prezzo delle prime Fiat 500 N fu fissato a 490 mila lire, che corrispondevano all’incirca alla retribuzione annua di un operaio. La prima serie, in particolare, era dotata di un allestimento davvero spartano. Per esempio, le prime Nuove 500 non possedevano il devioluci al volante, come siamo abituati oggigiorno.
L’accensione delle luci, così come quella dell’automobile, era affidato al blocchetto di accensione a sei posizioni, che prevedeva anche la marcia a luci accese. Lo stesso comando di accensioni delle frecce era sistemato sul volante e fungeva, allo stesso tempo, da spia di indicazione. Si tratta solo di alcune delle soluzioni votate al risparmio, come l’assenza di finestrini e di sedile posteriore, al cui posto si trovava una panca priva di imbottitura. Fu grazie a queste soluzioni, e a molte altre, che i tecnici italiani poterono mantenere basso il prezzo della Fiat 500 trasformandola nell’automobile di massa italiana.

Fiat 500, una macchina mille declinazioni

Una storia lunga come quella di Fiat 500 non può che essere costellata da decine e decine di versioni. Accanto alla prima Fiat 500 N, di cui abbiamo già parlato, furono aggiunte altre versioni.

La Nuova 500 Sport, la versione per appassionati

La Nuova 500 Sport, per esempio, è una di queste. A differenza della versione tradizionale, dotata di tettuccio apribile, questa aveva il tettuccio rigido e una caratteristica livrea bicolore, che la rendevano facilmente riconoscibile. Anche il motore subì alcune modifiche, che le consentivano di raggiungere i 105 km/h contro i 90 km/h della versione tradizionale.

Fiat 500 America, il tentativo delle esportazioni

Il tentativo di invadere anche il mercato americano favorì la nascita di nuovi modelli. Le Fiat 500 America, che poi erano varianti di quelle per il mercato europeo, presentavano alcune differenze. Come i fari, modificati per le omologazioni d’oltreoceano, e i paraurti dotati di rostri, per le manovre di parcheggio “a spinta”. L’interesse per la 500, tuttavia, svanì presto e l'impostazione finì nel 1961.

Fiat 500 Giardiniera e Fiat 500 Commerciale

Fiat 500 Giardiniera
Già nel 1960, tuttavia, la gamma di Fiat 500 si era arricchita di due nuovi modelli. La Fiat 500 Giardiniera nacque dall’esigenza di una familiare, dotata di un buon vano di carico. Per questo, fu messo a punto un motore “a sogliola”, che potesse essere collocato sotto al pianale di carico. La carrozzeria identica per buona parte alla versione tradizionale, cresce di 21 centimetri in lunghezza e 2 centimetri in altezza. Sulla base di questa, poi, nacque anche la Fiat 500 Commerciale, un vero e proprio furgoncino che non prevedeva superfici vetrate posteriormente.

Fiat 500 D, la svolta

Nello stesso anno fu presentata anche la Fiat 500 D, che sostituiva tutti i modelli precedenti. Dotata del motore della versione Sport, la nuova 500 D guadagnò qualche cavallo di potenza. Anche gli allestimenti interiori furono migliorati, con soluzioni più moderne. L’automobile, finalmente omologata per quattro persone, venne dotata anche di un divanetto posteriore imbottito. Dalla Cinquecento D, la piccola casa automobilistica Moretti ricavò la 500 Coupé.

Fiat 500 F, piccole modifiche per grandi vendite

La Nuova Fiat 500 F fu presentata nel 1965, che finalmente vide l’adozione di porte ad apertura controvento. Accanto a questi, l’automobile subì numerose altre rivisitazioni estetiche sia per quanto riguarda la carrozzeria che per ciò che concerne gli allestimenti interni. Sotto il cofano, il motore della 500 F arrivò a erogare una potenza di 18 cavalli e il serbatoio arrivò a una capacità di 22 litri di carburante.

Fiat 500 L, il lusso di casa Fiat


Mentre proseguiva la produzione della Fiat 500 F, la casa di produzione torinese si rese conto del cambiamento dei tempi. Per questo, nel 1968 fu presentata la Fiat 500 L, una versione con soluzioni di maggiore lusso. A parte alcune soluzioni estetiche, destinate a darle un aspetto più moderno, furono gli interni a essere trasformati. Il pavimento fu rivestito in moquette e la plancia in plastica nera. Una curiosità: al lancio, l’automobile costava 525 mila lire.

Fiat 500 R, l’ultima delle Cinquecento

Nel 1972, ormai, i tempi sono maturi secondo Fiat per abbandonare la Cinquecento. C’è ancora tempo, tuttavia, per una nuova versione, la Fiat 500 R. Questo modello condivideva molte soluzioni della 126 che venne presentata nello stesso anno. Fra queste anche il motore, leggermente depotenziato. A differenza della Fiat 500 L, che fu soppressa, la Nuova 500 R perse tutte le soluzioni raffinate adottate per gli interni. Ciononostante, alla presentazione, l’automobile venne proposta al costo di 660 mila lire.

Fiat Cinquecento, il periodo buio

Conclusasi l’esperienza della 126, nel 1991 Fiat decise di tornare di tentare nuovamente l’avvenuta. Nacque così la Fiat Cinquecento, una superutilitaria che si distaccava totalmente dal disegno della Fiat Nuova 500. Dalle forme squadrate, l’automobile venne dotata di motore bicilindrico che si fece apprezzare per i bassi costi di gestione.
Durante i dieci anni di produzione, anche la Cinquecento subì numerose rivisitazioni. Dalla prima Fiat Cinquecento ED, che stava a indicare proprio i bassi consumi, si passò nel 1993 alla Fiat Cinquecento seconda serie. Questo modello era dotato di un motore da 899 centimetri cubici e, nella versione S, di un cambio a 5 marce sincronizzato. Infine, nel 1995, la Cinquecento subì l’ultimo restyling della sua storia. In generale, sebbene ebbe buoni successi di vendita, l’automobile non è rimasta nel cuore degli italiani, come avvenuto per la sua progenitrice.

Fiat 500, il ritorno alle origini

nuova fiat 500
Nel 2007, la Fiat capì che era possibile tornare alle sue origini. La Fiat 500 presentata nel luglio di quell’anno, infatti, interpretava in chiave moderna molte delle soluzioni estetiche che furono degli esordi. A differenza della prima versione, tuttavia, Fiat decide di posizionare su una fascia di mercato superiore la 500.
Il nuovo modello riprende gli stilemi estetici storici: le forme bombate, i fari arrotondati, il marchio della casa incastonato fra due baffi cromati. Gli interni, invece, subiscono una radicale rivisitazione. Essi riprendono l’impostazione adottata per Panda, offrendo comfort a bordo un tempo inimmaginabile. In generale, la Fiat 500 sorprendentemente diventa una nuova icona di stile al passo coi tempi. E, grazie a questo, uno dei modelli più desiderati della casa torinese.